La Comunità dell’Oriani-Tandoi e la dirigente prof.ssa Angela Adduci chiedono IL RISPETTO DOVUTO AD UN POLO DI FORMAZIONE DI ECCELLENZA, chiedono ALLA CITTA’ DI CORATO E ALLA SUA CLASSE DIRIGENTE DI AFFIANCARE L’ISTITUTO NELLE SUE LEGITTIME ATTESE.
Era la sera del 23 Novembre del 1980. Quarant’anni ieri, di Domenica, alle ore 19.34. Un terremoto di inattesa e inaudita potenza rendeva inagibile e sottraeva per sempre al Liceo la Sua Sede storica in Corso Garibaldi, in cui si è formata buona parte della classe dirigente della Nostra Comunità.
La storia secolare del Liceo non è stata più la stessa. Ospitato in via “provvisoria” presso un edificio progettato ed edificato per ospitare una Scuola dell’Infanzia, da otto lustri attende di uscire dall’emergenza, vive nella vana speranza di una ricostruzione, di ricevere una dotazione logistica degna del Suo nome e della Sua Storia, un luogo fisico in cui la città possa tornare a riconoscersi, un punto di riferimento culturale, in grado di ospitare un’ Istituzione Scolastica proiettata nel futuro, tesa ad assicurare ai suoi alunni le migliori opportunità di formazione, in condizioni degne della sua complessa offerta formativa, in grado di promuovere eventi culturali, di consentire l’allestimento di una sala di lettura per la Sua preziosa Biblioteca, dotata di migliaia di testi, anche antichi, tuttora disposti in modo precario, in attesa perenne di trasloco, e di un Archivio degno di questo nome, dove sia possibile consultare le carte ingiallite dei primi decenni del secolo scorso e tracciare la storia dei suoi alunni più e meno famosi, in grado di disporre di Strutture idonee per l’esercizio fisico al coperto e non, da mettere a disposizione anche delle Società sportive di Corato.
In uno Stato che con le sue leggi e disposizioni ha aggiornato con mille attenzioni le garanzie che l’edilizia scolastica deve assicurare ad ogni comunità scolastica, il Liceo “Oriani” deve accontentarsi di una sede per molti aspetti provvisoria e inidonea rispetto alle sue esigenze, allineate con una Scuola che si dibatte con tutte le energie per essere al passo con i tempi.
La crescita esponenziale delle iscrizioni, la capacità costante di mettere in campo ogni sforzo nella pianificazione di Progetti PON, POR e FESR che consentissero di intercettare risorse europee per arricchire la dotazione di laboratori e tecnologie per il glorioso istituto coratino e l’accoglienza di studenti provenienti da altri comuni della Provincia di Bari e della BAT, se da un lato, nell’ultimo ventennio, hanno fornito una conferma ed una evidenza dell’eccellenza raggiunta nella qualità dell’offerta Formativa assicurata alla sua utenza, ormai triplicata, hanno moltiplicato i problemi logistici e hanno reso sempre più precaria la condizione in cui il servizio viene erogato.
Dal 2006 alla Struttura di Via Santa Faustina Kowalska, si è aggiunto il Plesso di San Gerardo, in via Castel del Monte, anch’Esso con grandi limiti, ma prossimo alla Sede Centrale, tale da consentire il trasferimento dei docenti da un edificio scolastico all’altro per assicurare l’attività didattica, nonché il trasferimento temporaneo delle classi per usufruire dei laboratori e delle strutture ginniche presenti presso la Centrale.
Per la locazione di tale struttura l’Ente Proprietario, la Città Metropolitana, ha investito somme cospicue ogni anno, nell’ordine di diverse decine di migliaia di Euro.
A causa di copiose infiltrazioni di acqua pluviale dal tetto, per motivi di sicurezza, le classi da Novembre 2019 sono state “ricoverate” presso la Sede centrale per tutta la durata dell’A.S. 2019/2020, con grave insulto alla funzionalità dei Laboratori, provvisoriamente utilizzati come ordinarie aule di lezione e danno formativo all’utenza, almeno fino al 4 marzo 2020, quando l’intervenuta emergenza legata alla Pandemia tuttora in corso ha costretto la Scuola ad attivare la Didattica a Distanza.
Con enorme travaglio e impegno da parte del Dirigente Scolastico, supportato dal Consiglio d’Istituto, nell’Estate 2020, in prossimità della ripresa delle lezioni, l’Ente Locatario e la Città Metropolitana hanno rinnovato il contratto di locazione, trasferendo temporaneamente le aule al pianoterra dello stabile di Via Castel del Monte, sede dell’Ex Convento dei Padri Redentoristi, con un significativo impegno finanziario da parte della Comunità Scolastica per il ripristino della funzionalità dei locali assegnati, da tempo inutilizzati, la sanificazione degli ambienti, il trasferimento delle suppellettili scolastiche e delle dotazioni tecnologiche e infine per il cablaggio delle aule.
Non erano stati fatti i conti con la maledizione… del mese di Novembre.
Novembre 1980, Novembre 2019… Novembre 2020.
Giorni fa è giunta una Missiva dell’Ente locatario che comunicava al Dirigente Scolastico del Liceo l’assoluta inagibilità della struttura di Via Castel del Monte, da poco messa a disposizione.
Una rinnovata emergenza colpisce il Liceo Oriani.
L’Ente proprietario del Liceo, la Città Metropolitana, allertata, sta cercando una nuova sede per ospitare le classi della Succursale.
Sarebbe encomiabile l’impegno, se rispondesse alla ricerca di soluzioni idonee, all’altezza delle esigenze dell’Offerta Formativa del Liceo e della Comunità Scolastica e se non si trattasse di soluzioni poco praticabili, distanti dalla Sede centrale e in grado di mettere in seria difficoltà gli alunni, le famiglie e il Personale Docente interessati.
A fronte di tutto questo la Comunità dell’Oriani-Tandoi chiede alla classe politica di avere coraggio, di osare abbandonare le strade “dissestate”, fin qui percorse.
Chiede, con la stretta collaborazione dell’Ente Locale, che presto venga progettato e realizzato un edificio scolastico nuovo, all’altezza dei tempi, una Sede per l’Istituto “Oriani-Tandoi”, conglobando anche le esigenze mai soddisfatte dell’Istituto professionale “L.TANDOI”, con dotazioni logistiche allineate con le esigenze di un’edilizia scolastica del terzo millennio, con aule spaziose, ambienti idonei per ospitare i laboratori, spazi interni ed esterni efficienti e rispettosi delle norme di sicurezza, un Auditorium in grado di accogliere tutti gli studenti frequentanti e di rendere attuabili eventi culturali, una biblioteca, un teatro, uffici di Segreteria e un Archivio degni di questo nome.
CHIEDE IL RISPETTO DOVUTO AD UN POLO DI FORMAZIONE DI ECCELLENZA, come confermato dalle rilevazioni periodiche dell’INVALSI e dalla recente e pregresse indagini di EDUSCOPIO.
CHIEDE ALLA CITTA’ DI CORATO E ALLA SUA CLASSE DIRIGENTE DI AFFIANCARE L’ISTITUTO NELLE SUE LEGITTIME ATTESE.