Arriva in piena notte, dopo un lungo braccio di ferro con le Regioni, la firma del premier Conte del nuovo Dpcm che divide l’Italia in tre macro-aree, distinte a seconda della gravità della situazione sanitaria Covid e dell’indice di contagiosità Rt. Dovrebbe entrare in vigore dal 5 novembre per la durata di un mese.
Resta confermato il coprifuoco su tutto il territorio nazionale dalle 22 alle 5 mentre si differenziano le altre restrizioni a seconda delle zone in cui rientrano le regioni: gialle (rischio moderato), arancioni (rischio medio-alto) e rosse (rischio alto).
La Puglia potrebbe rientrare nella fascia con rischio medio-alto di colore arancione con le regioni:
Campania, Liguria, Sicilia, Veneto.
Queste le regole per la Puglia, rientrante tra le Regioni a rischio alto ma compatibili con lo scenario 3, a cui come ha anticipato il premier Conte, saranno applicate misure “lievemente restrittive”. Le misure non sono ancora definitive:
coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
limitato ogni spostamento in entrata e in uscita con mezzi di trasporto pubblici e privati in un Comune diverso da quello di residenza salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute, si torna all’autocertficazione;
bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie chiusi sempre, ma potranno continuare a vendere cibo da asporto (fino alle 22) o consegnarlo a domicilio;
centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno;
negozi chiusi, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato che nell’ambito della media e grande distribuzione, mercati chiusi, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari;
didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e terza media;
capienza dei mezzi pubblici dimezzata al 50%;
musei e mostre chiusi;
corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi.