Il messaggio del Sindaco
Prof. Corrado Nicola De Benedittis in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate:
“Il 4 novembre 1918, entrava in vigore l’Armistizio di Villa Giusti, firmato il giorno prima, a Padova, dal generale austro-ungarico Viktor Weber Webenau e dal Generale italiano Pietro Badoglio.
Dopo la disfatta di Caporetto del 1917, l’Esercito Italiano, sotto la guida del Capo di Stato Maggiore Generale Armando Diaz, subentrato a Raffaele Cadorna, era riuscito a rovesciare le sorti della guerra, portando l’Italia alla vittoria, attraverso le battaglie del Grappa, del Piave, di Vittorio Veneto.
Trento e Trieste diventavano italiane. Fiume, no.
Si chiudeva, in un certo senso, l’ormai lontana stagione risorgimentale, che aveva fatto l’Italia Unita e che aveva ceduto il passo a un lento, strisciante decadentismo.
La guerra, l’Unità Nazionale e la Vittoria erano costate tra il 1915 e il 1918, 600 mila morti soltanto tra i soldati italiani.
Ragazzi giovanissimi (nelle ultime fasi, furono richiamati anche i diciassettenni) erano stati strappati alla vita, agli amori, agli affetti più cari, in nome di una politica degli Stati europei, che aveva perso l’arte della mediazione e della concertazione.
In particolare, l’ascesa al potere in Germania dell’imperatore Guglielmo II, il suo “Nuer Kurse” e il licenziamento del cancelliere Otto von Bismarck avevano spalancato le porte ai peggiori nazionalismi, in tutta Europa. La corsa agli armamenti e le relazioni muscolari tra gli Stati avevano caratterizzato in modo crescente tutto il Primo Novecento. Il risultato finale fu lo scoppio della Prima Guerra Mondiale: 10 milioni di morti e 27 milioni di giovani rimasti mutilati e invalidi a vita.
Mentre oggi onoriamo la memoria delle vittime di tutti i fronti di guerra e riflettiamo sul valore dell’Unità Nazionale in ottica europea, si impone il richiamo costituzionale alla Pace, alle politiche di concertazione e disarmo, al ripudio della guerra.
Serve un Patto Nazionale per la Pace, che veda insieme l’Italia con le sue Istituzioni civili e militari, con il mondo del lavoro, i giovani, gli studenti e le forze politiche.
Salvare la Pace! Lo dobbiamo a quei ragazzi che persero la loro gioventù sui fronti di guerra; è il nostro dovere morale e politico per le generazioni che verranno.
Buon 4 Novembre! “
Ecco il programma della giornata:
– ore 10:00 raduno delle autorità, delle associazioni combattentistiche, d’arma e dei partecipanti presso il Chiostro del Palazzo di Città;
– ore 10:30 deposizione corona di alloro al Milite Ignoto. Al termine corteo lungo Corso Cavour fino a raggiungere Piazza Vittorio Emanuele;
– ore 11:00 Piazza Vittorio Emanuele deposizione corona al Monumento dei Caduti. La cittadinanza è invitata















































