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Palestina: il Circolo della Stampa sostiene la proposta del Nobel ai bimbi di Gaza

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Delegazione de L'isola che non c'è con il Cardinale Zuppi

Pace in Ucraina contro uccisioni e deportazioni di minori in Russia

Non c’è tregua, non c’è pausa dalla guerra per i bambini a Gaza, come in Ucraina. Anche se gli appelli sono senza esito e le stesse organizzazioni internazionali sono ormai senza voce e paralizzate dalla crudeltà degli attacchi israeliani come di quelli russi, il Circolo della Stampa “San Francesco di Sales” fa sua la proposta della fondazione “L’Isola che non c’è” per riconoscere il Premio Nobel ai Bimbi di Gaza. Anche l’adesione del Circolo all’ iniziativa – che dovrebbe avere ben altra eco anche tra le amministrazioni locali, a cominciare per esempio da quelle della Bat – ha il senso dell’ennesima richiesta di fermare il massacro a Gaza dove, giorno dopo giorno, la situazione è sempre più catastrofica, apocalittica, con un popolo che non
può difendersi. Lì c’è una crisi umanitaria senza precedenti, con migliaia di civili innocenti, fra cui bambini, uccisi, feriti o sfollati, e con le infrastrutture civili, inclusi ospedali, scuole e abitazioni, ripetutamente colpite, causando danni devastanti e sofferenza umana.
Il Circolo della Stampa “San Francesco di Sales” è pienamente solidale con le vittime e le loro famiglie per questo massacro ed auspica che gli sforzi degli operatori umanitari e delle organizzazioni di volontariato consentano di alleviare la sofferenza dei civili a Gaza.
Contro l’uso della forza come unico strumento di regolazione dei rapporti fra Stati – da Gaza all’Ucraina – La comunità internazionale deve intervenire per ottenere la cessazione immediata delle ostilità, il rispetto del diritto internazionale, l’assistenza umanitaria, la protezione dei civili, la ripresa di negoziati di pace seri e sostenuti per una soluzione duratura e giusta del conflitto. A Gaza come in Ucraina è in atto una contabilità di morte spaventosa: migliaia di bambini a Gaza e tanti altri nel paese aggredito dalla Russia dove, tra marzo e maggio 2025, sono stati uccisi o feriti 222 bambini(secondo l’Unicef per l’Europa e l’Asia Centrale), mentre in 19.500 sono stati deportati dall’inizio della guerra, ed altri 700mila-dice la propaganda russa – “accolti” nella Federazione Russa.
Per questo il Circolo della Stampa si augura che l’incontro tenutosi il 10 settembre dalla delegazione della Fondazione “L’isola che non c’è” con il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi, possa coinvolgere anche i Vescovi italiani nel sostegno alla proposta che- sottolinea Franco Giuliano, fondatore dell’associazione – “vede già l’adesione di oltre 330 personalità del mondo della cultura, dell’università, dell’amministrazione pubblica, della politica”.
Deve ritornare la pace ed il diritto internazionale. Il Nobel ai Bimbi di Gaza sarebbe un risultato simbolico, ma potente, potentissimo!