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Corato città della pace: approvate due mozioni su disarmo nucleare e Stato di Palestina

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Il Comune di Corato si conferma Città della Pace: dopo l’approvazione all’unanimità, lo scorso maggio, dell’esposizione permanente della bandiera della pace nella Sala Consiliare, un atto sobrio ma importante per ribadire che Corato è dalla parte del diritto, che rifiuta la logica della guerra e crede nella pace come orizzonte possibile, l’Amministrazione comunale ha compiuto un ulteriore passo concreto, adottando due importanti delibere, votate all’unanimità, durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale, celebrata il 17 giugno.

1. ll primo atto, che è stato presentato dalla scienziata barese Angela Corcelli, Fisiatra, referente Università di Bari della Rete delle Università Italiane per la Pace e Vicesegretaria Unione Scienziati per il Disarmo, riguarda l’adesione ufficiale alla campagna “Italia, Ripensaci” promossa dalla Rete Italiana Pace e Disarmo e da Senzatomica, insieme all’ICAN Cities Appeal, l’appello rivolto alle città dalla campagna internazionale ICAN, Premio Nobel per la Pace 2017.

Ottant’anni fa, il 16 luglio 1945, con l’esplosione della prima bomba atomica nel deserto del New Mexico, ha avuto inizio l’era nucleare. Da quel giorno, la minaccia di un annientamento totale si è affacciata sulla coscienza collettiva del mondo. A ottant’anni di distanza, la Città di Corato ricorda quella tragedia non solo per dovere della memoria, ma per riaffermare l’impegno verso un mondo libero dalle armi nucleari. Queste non sono solo tecnologiamilitare, ma simboli della rottura dei limiti etici, capaci di distruggere in via definitiva il futuro dell’umanità, perché annullano ogni possibilità di risposta e ogni difesa.

Con questo atto, il Comune di Corato:

si impegna a promuovere un Consiglio Comunale aperto dedicato al tema del disarmo nucleare;
sottoscrive simbolicamente il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW);
invita il Governo italiano a riconsiderare la propria posizione e a intraprendere un percorso di adesione al trattato;
trasmette l’atto alle principali istituzioni nazionali, al Parlamento europeo e ai gruppi consiliari della città.

2. Il secondo provvedimento approvato -la terza mozione di questo Consiglio sulla questione palestinese!- è una mozione che invita il Parlamento e il Governo italiani a riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina nei confini del 1967, con Gerusalemme come capitale condivisa. Il testo richiama le risoluzioni delle Nazioni Unite e il recente voto favorevole dell’Assemblea Generale dell’ONU del 10 aprile 2024, che riconosce alla Palestina il pieno diritto a diventare membro delle Nazioni Unite. Si richiama inoltre il riconoscimento già espresso da oltre il 75% degli Stati membri dell’ONU, inclusi gli ultimi ad aggiungersi lo scorso maggio: Spagna, Irlanda e Slovenia.

La mozione:

riafferma il sostegno alla soluzione “due popoli, due Stati”;
condanna ogni forma di violenza, terrorismo e crimine di guerra;
sollecita un’azione concreta della comunità internazionale per fermare l’occupazione e garantire il rispetto del diritto internazionale e umanitario.

«Con queste due deliberazioni – dichiara il Sindaco Corrado De Benedittis – Corato non si limita a esprimere un principio, ma traduce il valore della pace in azione concreta. La bandiera della pace, esposta simbolicamente nella nostra aula consiliare, rappresenta un impegno vivo che si traduce in atti istituzionali chiari».

Riprendendo le parole di don Tonino Bello – “In piedi, costruttori di pace!” – l’Amministrazione comunale crede che la pace non sia un’utopia, che ogni popolo, anche quello palestinese, abbia diritto alla giustizia e al riconoscimento della sua dignità e che la storia non deve più essere scritta dalla violenza delle armi, ma dalla coscienza di ciascuno di noi.