“Con un tempismo da centometristi giunge un comunicato stampa dell’Anpi sulla celebrazione a Corato del 25 aprile 2025, ottantesimo della Liberazione, ispirato più da pretesa di protagonismo elitario e divisivo che dalla condivisione del grande valore storico e civile della ricorrenza” – scrive in una nota Gaetano Bucci, Presidente Anmig sez. di Corato che continua:
“Tale, sedicente esclusiva organizzazione “antifascista”, con tale comunicato, a pochi giorni dalla ricorrenza, già prevarica tutte le altre forze civili e democratiche di Corato, fino a dimenticare che la celebrazione del 25 aprile è promossa e organizzata dal Comune, con la partecipazione delle pubbliche istituzioni, delle associazioni combattentistiche e d’arma, dei partiti e dei sindacati, delle associazioni culturali, delle scuole e dei cittadini tutti.
Tale comunicato, nei modi e nei contenuti espressi, si pone di fatto come un manifesto politico-partitico intriso di divisione, se non di odio. Praticamente l’esatto opposto della universalità del messaggio di libertà e democrazia che vorrebbe indirizzare, e del tentativo di riconciliazione nazionale che da decenni ormai si cerca di perseguire per il futuro del nostro Paese.
Evidentemente, a certi gruppi di strumentale partigianeria, anziché vivere con sentimenti puri la Santa Pasqua e anziché riflettere sul corpo ancora caldo di Papa Francesco e sul suo messaggio di pace universale, ha premuto l’ossessione di una memoria storica da piegare a interessi settari e a modelli manichei, del tutto estranei sia al processo storico della Liberazione e ai valori della nostra Repubblica, sia ai paradigmi e ai grandi riferimenti ideali del nostro tempo.
Nel mentre si agitano fantasmi inesistenti di dittature militari, si tace sistematicamente sia sulle realtà planetaria, caratterizzate da genocidi e guerre di dominio economico e finanziario, sia su realtà locali, segnate da forme mimetiche di imposizioni culturali, volutamente irrispettose e denigratorie del comune passato.
Si cerca così di accreditarsi come unico riferimento storico e di giustificare, rispetto alla ricorrenza della Liberazione a Corato, una celebrazione ormai sottratta alla collettività ed espressione di parte, per giunta paradossalmente finanziata con rilevanti contributi comunali, cioè di tutti i cittadini.
Stupisce che le scuole, i dirigenti scolastici e gli insegnanti, si siano lasciati coinvolgere in questa fuorviante “sineddoche storica”, che ha praticamente obliterato i contenuti e il significato della guerra di Liberazione, combattuta in primis dagli Eserciti Alleati e da diverse Forze italiane militari e civili, da cui è nata la Repubblica e la Costituzione italiana, con i suoi grandi valori di libertà, giustizia e uguaglianza.
L’Anmig e le altre Associazioni combattentistiche e d’arma locali stanno facendo uno sforzo per la conservazione di una corretta memoria storica e, per questo, augurano che in tanti possano partecipare alla celebrazione del prossimo 25 aprile, in modo unico e unitario, così come lo stesso Comune di Corato ha manifestato e programmato di fare.
Viva la Liberazione dell’Italia.
Viva l’unità della Repubblica.
Viva la Costituzione democratica.”