Una settimana pesante avrebbe demolito gli umori di chiunque.
Non ai discoli “ragazzacci” del Corato calcio, che hanno pareggiato nel difficile campo di Manduria, dove in pochi hanno fatto punti e ne faranno.
Un gruppo veramente granitico, ad immagine e somiglianza del suo mister Diaw Doudou, combattivo, frizzante, incosciente e con le idee molto chiare.
Solito spirito sbarazzino, che punta diretto ai 3 punti, mette subito in difficoltà la squadra di casa e va in panne al 5′ commettendo fallo in area di rigore su Ingredda, per un penalty che egli stesso mette a segno per il momentaneo vantaggio.
Non soffre e mantiene il pallino in mano, soffrendo poco l’unica arma avversaria, delle palle alte.
Una tegola che cade sulla squadra di Doudou è a metà 1° tempo, l’infortunio di D’Alba, sostituito da Ivanov, che entrato freddo mentalmente commette un errore a centrocampo e permette a Diallo di involarsi verso la porta e subire fallo da rigore da capitan Dispoto.
È il gol dell’1-1, per un altro errore evitabile.
La squadra però è più che compatta, non si disunisce e batte colpo su colpo fino al termine, dimostrando a livello temperamentale grande maturità, uscendo con il rammarico che poteva anche scapparci la 5^ vittoria stagionale in trasferta.
La squadra è in salute, merita l’apprezzamento della tifoseria e di una fredda città, che dovrebbe più identificarsi nella squadra.
Il campionato è lungo e se aggiungete i 5 punti di penalizzazione, vedete un po’ quale sarebbe stata la posizione, fuori dai playout.
Ed ora che la situazione societaria è meno nebulosa, lecito è sperare in una crescita costante, sia delle prestazioni che della classifica.
E domenica testa allo scontro diretto contro la concorrente Novoli.