Una festa di Sport rovinata dalla imbecillità sempre più imperante sui campi di gioco di calcio e dintorni.
Siamo a Castrignano del Capo (Le), dove si giocano gli ottavi di finale di un importante Torneo internazionale giovanile, il Caroli, riservato agli Under 14.
Dopo 3 vittorie su 3 (Bayer Leverkusen, Città di Gallipoli e Virtus Junior Stabia) nel girone D, il Bari di Thomas Scardigno è eliminata agli ottavi dal Sassuolo (1-3) uno dei settori giovanili più organizzati d’Italia.
Ma non è il risultato del campo a balzare agli onori della cronaca, quanto uno sconcertante episodio accaduto fuori dal campo di Castrignano a fine gara.
Il genitore di un ragazzo coratino, tesserato con la squadra del Bari, si appresta a fine partita, a riporre in auto, il suo striscione e la sua sciarpa.
Ha il solo torto che, in terra salentina, i suoi vessilli portino i colori dei biancorossi del Bari.
Nel parcheggio antistante lo stadio, viene prima accerchiato vigliaccamente da 4 soggetti, poi picchiato con calci e pugni.
Sarà necessario l’intervento di un’ambulanza prima e delle forze dell’ordine poi, per ripristinare lo “status quo” preesistente.
Il genitore coratino, sarà costretto alle cure dell’ospedale Panico di Tricase, ritenuto guaribile in 5 giorni, mentre i quattro se la daranno a gambe in 2 auto diverse, pare già identificati dalle forze dell’ordine.
Un ennesimo episodio di fanatismo esasperato nel mondo del calcio, che lo macchia con inspiegabile e brutale ignoranza e violenza.
