In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, diversi gli eventi organizzati in città in questi giorni.
La violenza sulle donne è un fenomeno, tra l’altro, che non risparmia la nostra città considerando i dati riportati anche dal CAV (dal 2015 al 2018 quasi 30 casi) che rapportati alla popolazione femminile coratina e togliendo chi non trova la forza di denunciare sono allarmanti.
Venerdì pomeriggio presso il centro parrocchiale di Santa Maria Greca in via Leonello, a toccare le corde emotive dei presenti all’incontro pubblico “L’amore non uccide!”, introdotto dal parrocco di Santa Maria Greca Don Sergio Pellegrini, al quale hanno preso parte le Avv. Roberta Schiralli e Stefania Lasorsa, legali del centro antiviolenza “Riscoprirsi.”, sono stati i coniugi De Luca.
Indubbiamente l’incontro è stato arricchito dalla loro preziosa e toccante testimonianza portata da Taranto, loro sono i genitori di Federica e nonni di Andrea, vittime innocenti di violenza domestica che hanno pagato con la vita l’aberrante condotta del marito/padre abusante (denunciato per stupro in un rapporto extraconiugale) che, dopo aver ammazzato moglie e figlio di tre anni e mezzo, si è tolto la vita.
Nei saluti iniziali, rivolti a un nutrito gruppo di partecipanti tra cui molti ragazzi, Don Sergio ha sottolineato la necessità di comprendere il valore della reciprocità nella relazione uomo – donna e l’uguaglianza dei ruoli che devono collaborare in sinergia per un armonico funzionamento sociale.
Le operatrici del centro antiviolenza hanno dissertato circa le varie forme di violenza tra cui anche quella assistita che sempre più spesso coinvolge minori e si sono occupate di illustrare nello specifico le misure emergenziali rivolte alle vittime che necessitano di autonomia abitativa, borse lavoro, corsi di formazione per liberarsi dalla violenza economica.
Infine il forte appello educativo rivolto dai coniugi De Luca ai presenti, che hanno esortato a non accettare mai passivamente gli abusi o le violenze in ambito affettivo, a denunciare quando le stesse sono gravissime e a coltivare sempre relazioni sane e costruttive basate sul rispetto.
I De Luca portando in giro la loro testimonianza hanno deciso di mostrare l’ultima foto di Federica, un’immagine che racchiude un’inaudita violenza, chiedono di farlo con gli stessi modi con cui vivono la sofferenza e raccontano la triste vicenda; compostezza e garbo; una scelta forte la loro che se può servire a salvare anche una sola donna – dice la mamma – è già un piccolo passo in quella che è diventata la loro missione in nome di Federica e Andrea.