“Corrado è un osso duro, anzi è tutto osso”, potrebbe dire qualcuno accostando il nostro Sindaco al colonnello Di Maggio interpretato da Totò. In effetti in molti – noi compresi – avevamo data per probabile la fine di questa Consigliatura, minata da profonde divisioni interne, entro il corrente anno, ma a quanto pare ci siamo sbagliati e Corrado riuscirà a mangiare anche questo panettone.
Il Sindaco è costantemente alle prese con i suoi Consiglieri che scappano di qua e di là, che fanno le bizze, che si incapricciano… ma con le buone o con le brusche riesce poi sempre a ricondurli all’ovile, forse con grandi promesse o forse con piccole concessioni. Corrado quindi procede senza grandi intoppi come si è visto durante l’ultimo Consiglio Comunale in un mare in cui però si infittiscono le mine vaganti. In assenza per ora di un progetto politico proposto dall’opposizione, Corrado deve guardarsi le spalle dai fidi alleati che, proprio a fronte di un Centrodestra diviso e dormiente, accarezzano sempre di più l’idea di fargli le scarpe e prendere il suo posto. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che il prode Renato Bucci ha avuto carta bianca sulla gestione ASIPU e per come si è incamminata la vicenda gli epiloghi possibili sono due: salta il coperchio per l’intervento della magistratura e il cetriolo colpisce anche le terga del Sindaco oppure nulla succede e quindi l’ottimo Renato utilizzerà il credito acquisito per farsi sotto nuovamente, aiutato in questo anche dalla vezzosa Valeria Mazzone che certo sta considerando con attenzione l’idea che in un futuro e per la prima volta una donna possa essere Sindaco di Corato.
Corrado in ogni caso tira dritto, i numeri per ora sono dalla sua parte e quindi indulge in quella che è la sua vera vocazione: la propaganda. Gli erano stati posti due temi scottanti in cui egli stesso si era impaniato: la carenza di strutture sportive acuita dall’insuccesso nella gestione dell’affaire “Diamond” e il rapporto precario con il mondo produttivo, rapporto incrinato ancor di più dalle parole del Sindaco espresse nei giorni scorsi e dalla successiva presa di posizione dell’Associazione Imprenditori Coratini.
Corrado picchia e ripicchia, prendendosi la testa tra le mani, sudando come Gesù nell’orto, alla fine tira fuori dal cilindro i due punti all’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio, l’arma segreta in grado di ribaltare le sorti della campagna mediatica: la riqualificazione dello stadio comunale e il documento strategico del commercio, punti e provvedimenti che passano con il voto unanime di tutti i Consiglieri presenti. Corrado gongola e iniziano i peana di parenti, familiari, cortigiani e voltagabbana: siamo alle solite e con l’ennesima “vittoria di pirlo” si tenta nuovamente di nascondere il sole con lo staccio.
La realtà – a dirla tutta – è che non si arriva dall’oggi al domani a portare in Consiglio Comunale due temi come la riqualificazione dello stadio comunale e il documento strategico del commercio: si stava lavorando su questi punti da anni, ma si è andati avanti fino ad ora con la solita “fantasia creativa” che è tipica di questa Amministrazione… un colpo al cerchio e una alla botte, le carte che vanno da Erode a Pilato, uno che dice all’altro “tienimi questo che mi pesa”… fino a quando il Sindaco non ha imposto il “giro di vite”, chiudendo tutto perché era necessario controbattere all’offensiva che stava subendo.
In tutto questo ovviamente va rilevato che i provvedimenti adottati sono positivi per la Città che li attendeva da molto tempo. In noi però si affollano i dubbi: il merito effettivo per lo sblocco della situazione è del Sindaco o di chi lo ha messo alle strette costringendolo ad agire? Il Sindaco ha agito perché mosso da sollecitudine verso il bene comune o perché doveva salvaguardare la sua immagine che si stava pesantemente offuscando? Corrado se ne frega qualcosa di noi o pensa solo a contemplarsi nel suo specchio, contando e passando in rassegna i like dei post che pubblica? A queste domande per ora non vi è risposta.
Ai nostri dubbi si aggiungono le perplessità di quanti sono sullo sfondo e che alzano la testa fiutando l’aria come fa il baco da seta per capire da che parte voltarsi in occasione della prossima tornata elettorale che oramai non è lontana. Da ultimo e non per importanza si fa avanti un altro quesito: ma i giovani che hanno sostenuto Corrado a spada tratta in campagna elettorale, che tanto si sono spesi per lui e a cui egli tanto ha promesso, che impressione hanno di questi giochi di palazzo e di questi balletti in maschera in cui si cerca di coprire l’evidente imperizia con spessi strati di malizia? E’ giunto il momento per i giovani, gli studenti, i neolaureati, i lavoratori precari… di rompere gli indugi e presentarsi da protagonisti mandando in soffitta gli ultracinquantenni e gli evergreen che affollano Palazzo di Città?