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Corrado e la banda degli onesti

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Per il nostro Sindaco sembra valere l’antico detto latino “omnia munda mundis” – tutto è puro per i puri – intendendo la purezza come una proprietà esclusiva di coloro che fanno parte del suo entourage o comunque sono stati raggiunti dalla grazia che promana dal seggio su cui è assiso.

Corrado è in ogni caso nel giusto e, anzi, si sente nel giusto soprattutto quando ha torto: è infatti facile essere nel giusto quando si ha ragione, più difficile è porsi al di sopra della ragione come fa il nostro Sindaco quando con occhio acuto esamina un problema, ne escogita la soluzione e lo impone alla sua maggioranza, declamando le sue gesta ed oscurando tutto ciò che è fomite di dubbio o di riflessione. Noi siamo chiamati a credere, a volare alto, a seguirlo in una dimensione che travalica le beghe di parte e il mare di scartoffie che è necessario compilare per fare ogni piccolo passo.
È così che nella narrazione di Corrado questioni come l’affaire ASIPU – azienda che è ancora un guscio di noce in un mare aperto e tempestoso – è già dato per chiuso, risolto e spazzato con il rovescio della mano dal tavolo della discussione. Corrado travalica i bilanci, gli atti di gestione, le procedure ed è in grado di considerare un aspetto positivo come il tutto e una montagna di problemi come il nulla, pronunciando la fatidica frase “deus vult” – dio lo vuole – a significare che il destino suo e della sua consigliatura non possono essere messi in discussione da chi si perde in somme e sottrazioni oppure lamenta una mancanza di concatenazione negli atti burocratici.
Purtroppo però la nostra società mercantile sembra aver dimenticato che la buona intenzione e il cuore immacolato superano ogni vincolo, piegando invece l’azione amministrativa al rispetto di regole e procedure. Speriamo che a nessun magistrato venga mai in mente di andare a fondo nelle carte che alcuni solerti concittadini hanno già consegnato alla Procura della Repubblica e che mai si abbia a rompere l’incanto in cui viviamo, facendoci ricadere con i piedi per terra e riportandoci a considerare la questione ASIPU per quella che è.
Lo stesso si può dire per la vicenda del “Diamond”, struttura sportiva fortemente degradata e vandalizzata che il Comune ha deciso di acquistare concorrendo alla prossima asta giudiziaria. L’intenzione è ottima, sicuramente è positivo che quella struttura torni ad essere utilizzata e non vi è alcun dubbio che una Città come Corato abbia bisogno di quell’impianto sportivo: il problema è come si arrivi al risultato e, una volta acquisito il bene, come si intenda procedere. Anche in questo caso la buona intenzione e l’onestà a tutta prova di Corrado e dei suoi devono rendere ragione di tutto: il nostro dovere è obbedir tacendo.
Se dunque la grandezza di Corrado è nell’aura che egli stesso si attribuisce, dobbiamo anche registrare che negli ultimi mesi qualcosa è cambiato e che, sia pur per procura e per interposta persona, i segnali che sono stati inviati alla Città sono differenti rispetto al passato. Da un lato infatti il suo fido Beniamino continua nell’opera di proselitismo spicciolo, dando a chiunque chieda e avendo abbassato di molto le ritrosie e la superbia iniziali, dall’altro nel Consiglio Comunale del 7 luglio 2023, con il punto riguardante il permesso di costruire in Zona B2 nei pressi di viale Cadorna, Corrado è sembrato dire: “Io ballo. Voi ballate?”.
Le condizioni infatti con cui è maturata la concessione, condizioni secondo alcuni Consiglieri eccessivamente favorevoli alla parte privata, hanno fatto esclamare a molti: “Ma se è possibile quello allora è possibile tutto! Ballo anche io”. È così che Corrado ha ripreso vigore ed è riuscito a smorzare quel vento contrario che nei mesi scorsi è soffiato molto forte. La Città è ora sospesa, in attesa di comprendere se il segnale lanciato sia la vigilia di un cambiamento per tutti oppure un’unica concessione fatta a qualcuno. Ad ogni buon conto in molti hanno tirato fuori dai cassetti i vecchi progetti (lottizzazioni, ampliamenti, cambi di destinazione d’uso…) e si apprestano a presentarli speranzosi che il precedente creato sia poi una manna per tutti. Gino Perrone ha istintivamente fiutato il cambio di rotta e non a caso si è presentato in Consiglio Comunale il 30 ottobre scorso dopo tre anni di assenza: hai visto mai che Corrado riesca a togliere un po’ di castagne dal fuoco concedendo ai privati quello che per prudenza nessun Sindaco di Centrodestra ha mai immaginato di concedere?
Siamo nell’epoca degli onesti a prescindere e di coloro a pensar male dei quali si fa peccato, con l’aggiunta che – se il nuovo corso da noi ipotizzato dovesse confermarsi nei fatti – rimarremo in pochissimi a dubitare della santità di questa Amministrazione. Se infatti Corrado, oltre a far camminare gli storpi, udire i sordi e vedere i ciechi, riuscirà anche a procurare le lottizzazioni a tutti coloro che le richiedono a noi non rimarrà altro destino che quello di essere bruciati come eretici.

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