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In Consiglio Comunale va in scena il Sindaco totalitario

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Abbiamo assistito al Consiglio Comunale tenutosi l’altro ieri (06 settembre 2023) traendone pessimi auspici: probabilmente il limite è stato superato dando piena evidenza di come nel consesso democratico stia allignando e crescendo la malapianta della tirannide.

C’è chi in Consiglio Comunale ha evocato somiglianze anche “tricologiche” tra il nostro Sindaco e il dittatore che giusto 80 anni fa ha condotto l’Italia – al termine di una guerra rovinosa – alla distruzione e alla resa: in passato abbiamo utilizzato anche noi questa metafora (https://ilquartopotere.it/news/politica/corrado-in-camicia-nera/), ma crediamo, alla luce di quanto visto e udito, che non sia più adeguata a descrivere lo stato delle cose. Corrado De Benedittis, infatti, sembra guardare a se stesso come al signore di una polis della Grecia antica – il tiranno appunto – dotato di un potere assoluto di ascendenza anche divina e circondato unicamente da persone a lui legate da rapporti di parentela o vassallaggio.
Dobbiamo osservare che l’ultimo Consiglio Comunale è stato convocato unicamente per rettificare alcuni errori evidenziati da Direzione Corato nella redazione del rendiconto economico dell’anno 2022, rendiconto già approvato dalla massima assise cittadina: Direzione Corato ha svolto il suo compito di opposizione a vantaggio della comunità, segnalando la svista e impedendo di conseguenza un’attribuzione errata delle risorse comunali. E’ sufficiente ammettere l’errore, correggere e ripartire. De Benedittis, invece, ne ha fatto occasione per dare corpo ad un’offensiva molto ampia verso tutti gli oppositori e le voci critiche: costoro secondo il Sindaco sarebbero tutti ostruzionisti agitati solo dalla smania di coglierlo in fallo per porre fine anzitempo al suo felice regno. Nel caso di specie in realtà crediamo sia avvenuto il contrario e Direzione Corato, nel segnalare l’anomalia, ha evitato che si commettessero errori più gravi. Dell’ira del Sindaco hanno fatto le spese, alla presenza di un’inerme Presidente del Consiglio, tutti i Consiglieri di maggioranza e di opposizione che hanno preso la parola per chiedere, suggerire, criticare, approfondire… giungendo anche allo scontro diretto tra lo stesso Sindaco e Nadia D’Introno, capogruppo del PD e facente parte della stessa maggioranza, che per breve tempo ha abbandonato l’aula. Addirittura il Sindaco a tratti è sembrato sovrastare i suoi Assessori – è la prima volta che accade – prendendo la parola in vece loro e reagendo di impulso alle interrogazioni che provenivano dai presenti. Ne ha fatto le spese il malcapitato Gennaro Sciscioli – Assessore al Bilancio – che in realtà è apparso abbastanza contrariato. E’ positivo comunque – è notizia di ieri https://ilquartopotere.it/comunicazioni-ai-cittadini/cose-il-bilancio-comunale-a-palazzo-di-citta-due-giornate-sul-tema/ – che si riprendano, come già avveniva con le Amministrazioni Perrone e Mazzilli, gli incontri con la cittadinanza per illustrare i temi del bilancio: è un timido inizio che speriamo non verrà sciupato.
I fatti cui abbiamo assistito non sono episodici e non sono limitati a quel che accade nel Palazzo. Evidenziamo infatti che l’aria è amara come probabilmente in molti avranno avvertito. I cittadini che liberamente prendono la parola sui social e nelle discussioni condotte nei vari gruppi tematici per esprimere dissenso o critiche indirizzate all’Amministrazione Comunale vengono brutalizzati. A tal fine sono predisposte ed addestrate squadre di picchiatori “virtuali” che raramente entrano nel merito delle questioni poste, ma puntano a screditare l’interlocutore che deve essere posto fuori gioco con le buone o con le brusche.
Più grave ancora la condizione della stampa locale. Qui si interviene su due fronti, da un lato con i contributi e la benevolenza per chi allinea, dall’altro con l’ostracismo per chi dà spazio a pensieri critici o contrari. L’ostracismo si manifesta innanzitutto con la delegittimazione, una pratica cui prendono parte non solo i picchiatori ma anche alcuni esponenti della stessa Amministrazione (vero Assessore Luisa Addario?), stabilendo così che vi sono testate di prim’ordine e testate di “quart’ordine” che è meglio tacitare. L’ostracismo utilizza una leva ancora più potente quando arrivano in maniera diretta o indiretta input alle imprese in merito alle sponsorizzazioni da destinare alla pubblicità locale: Tizio deve crescere e pertanto chi fa pubblicità su quel media fa una cosa buona e giusta, Caio invece deve calare e pertanto l’imprenditore che tagli il budget già assegnato fa cosa gradita. Non dovremmo mai dimenticare che dietro ogni testata locale ci sono persone che lavorano e famiglie che da lì traggono il loro sostentamento, eppure anche questo limite di mera decenza è stato superato.
Gli Istituti di partecipazione popolare (Consulte, Forum dei Giovani…) sono azzerati al punto che se ne sono perse le tracce. Si tratta di organismi consultivi previsti dal nostro Statuto che in passato di tanto in tanto hanno organizzato eventi o assunto iniziative la cui eco è giunta ai cittadini e in Consiglio Comunale: oggi questi organismi sono annullati probabilmente perché ritenuti superati dal protagonismo del primo cittadino che non ammette corpi intermedi tra la fonte del potere e il popolo devoto.
I Consiglieri di maggioranza e opposizione lamentano assenza di approfondimento e condivisione dei punti da discutere in Consiglio Comunale: poche le riunioni di Commissione (in materia di bilancio sono sicuramente meno che in passato) e addirittura – come è accaduto nel Consiglio Comunale del 7 luglio scorso (Permesso di costruire in zona “B2”) – la maggioranza ridotta a dodici è stata costretta ad approvare una delibera in sostanza contraria agli orientamenti definiti nei lavori preparatori. In quella occasione Salvatore Mascoli e Nadia D’Introno hanno abbandonato l’aula, il Presidente della Commissione Urbanistica – Michele Arsale – ha parimenti lasciato il consesso mentre Aldo Addario, in forte imbarazzo, si è astenuto: sono fatti di una gravità inaudita.
A fronte di questa situazione che può ulteriormente degenerare è necessario prendere posizione. I Consiglieri dotati di maggior equilibrio devono far intendere al Sindaco che non si può proseguire su questa strada, cercando di recuperare semmai una dialettica più serena. I Partiti – soprattutto quelli di maggioranza – potenzino la loro azione non limitandosi unicamente ad essere cassa di risonanza, ma semmai svolgendo un ruolo di indirizzo e controllo dell’operato della Giunta. Al tempo stesso le Consulte devono dare un segno di esistenza in vita e così anche le Associazioni dovrebbero tralasciare per un attimo la cura del loro orticello per porsi una domanda di più ampio respiro: cosa sta avvenendo nella nostra Città?
Auspichiamo si possa giungere alla fine della Consigliatura rimanendo nei binari del confronto democratico e vorremmo tanto che anche il Sindaco condividesse questa speranza.

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