“La recente decisione di aumentare i posti auto in una zona a traffico limitato ha suscitato preoccupazione e indignazione tra la popolazione giovanile della città, così come altri residenti e ambientalisti – scrivono in un comunicato stampa i Giovani Democratici – questa mossa contraddice l’impegno assunto in campagna elettorale di proteggere l’ambiente e promuovere la mobilità sostenibile e rischia di esacerbare la congestione del traffico e le emissioni di carbonio nell’area.
La scelta di aumentare i posti auto in zona a traffico limitato lancia il messaggio che l’amministrazione privilegia la comodità degli automobilisti rispetto al benessere della collettività e dell’ambiente. Questo approccio mina gli impegni dell’amministrazione per ridurre le emissioni di carbonio, proteggere la salute pubblica e promuovere il trasporto sostenibile. Inoltre, perpetua l’approccio incentrato sull’auto che ha dominato la pianificazione urbana per decenni e ha contribuito a una serie di problemi ambientali e sociali.
L’assenza di infrastrutture ciclabili nella zona a traffico limitato aggrava ulteriormente il problema, mettendo i ciclisti a rischio di incidenti e creando barriere per coloro che si affidano alla bicicletta come principale mezzo di trasporto.
L’amministrazione comunale ha la responsabilità di promuovere la mobilità sostenibile e proteggere l’ambiente dando priorità alla sicurezza e al benessere di tutti gli utenti della strada e investire in infrastrutture di trasporto sostenibili per creare una città più sana ed equa.
Questo problema non riguarda solo i parcheggi o le infrastrutture ciclabili, ma anche il tipo di città in cui vogliamo vivere. Si tratta di creare una città che sia accessibile, sicura e sostenibile per tutti i residenti. Si tratta di sfidare lo status quo e creare una nuova visione per la pianificazione urbana che dia priorità alle persone e all’ambiente rispetto alle auto e ai parcheggi.
Alla luce di queste preoccupazioni, sollecitiamo l’amministrazione comunale ad agire immediatamente per affrontare questo problema e lavorare per un futuro più sostenibile e giusto per tutti”.