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Anomalia Tari: disparità di servizi a parità di tariffe. La proposta della consigliera D’Introno

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“Riduzione sia per le aree residenziali, sia per le aree industriali con una modifica del regolamento sulla tassa rifiuti” 

Nel corso del consiglio comunale del 27 dicembre u.s., la consigliera Nadia D’Introno ha evidenziato un’anomalia relativa alla TARI (tassa sui rifiuti), a tal proposito in una nota spiega dettagliatamente la questione:

Partiamo da un dato:
il servizio di igiene urbana svolto dalla SANB s.p.a. si articola in una serie di “servizi base”, tra cui:
– raccolta e trasporto dei rifiuti urbani;
– spazzamento delle strade;
– rimozione rifiuti abbandonati.
Il territorio interessato dal servizio di raccolta è individuato da una delibera di giunta del 2005 che distingue le seguenti aree:
1) centro storico;
2) centro urbano;
3) aree residenziali esterne;
4) zona industriale e artigianale.
In zona residenziale è garantito unicamente il servizio di raccolta porta a porta, non viene infatti eseguito né lo spazzamento delle strade, né la rimozione di rifiuti abbandonati; ciò nonostante le tariffe delle utenze domestiche applicate sono identiche a quelle applicate al centro storico e al centro urbano.
Data la disparità di trattamento, avevo proposto una modifica del regolamento sulla tassa rifiuti, in modo tale da prevedere una riduzione sia per le aree residenziali, sia per le aree industriali (anch’esse penalizzate).
Ricordo che la TARI è una tassa, ossia un tributo che i cittadini pagano come corrispettivo di un servizio di cui usufruiscono.
È impensabile, quindi, che, a parità di tariffe, un cittadino che risiede in zona residenziale (esempio strada esterna Maglioferro) debba beneficiare di minori servizi rispetto ad un cittadino che risiede in centro.
Purtroppo, data l’ennesima convocazione d’urgenza (sia della commissione sia del consiglio comunale), non ci sono stati i tempi per approfondire la mia proposta, che mi riservo di ripresentare.
Con la speranza che in sede di approvazione del bilancio non sorgano altre urgenze (come accaduto nei primi 2 anni di amministrazione) e si possa procedere ad una seria e ragionata politica tariffaria.”

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