In programma oggi, mercoledì, alle ore 20.
Turno infrasettimanale per l’Adriatica Industriale Corato che, a nemmeno 3 giorni dal ko interno contro Taranto, cerca il riscatto su un campo però complicato e difficile come quello della JuveCaserta, attuale seconda forza del torneo.
Non il più facile degli impegni per i ragazzi di coach Giovanni Putignano, ma forse la medicina migliore per non pensare troppo a ciò che è stato domenica contro Taranto. Una gara persa dopo averla ben interpretata nei primi due quarti ed in cui alcuni errori ed un blackout offensivo nel terzo quarto si sono rivelati fatali ai fini dell’esito finale. Impegno e volontà non sono però mai venuti meno ed è da li e dal non ripetere alcuni errori che bisogna ripartire già da questa sera.
Caserta però non è avversario facile da affrontare, tanto più in questo momento dove i casertani hanno raggiunto il secondo posto in classifica e sono reduci da 7 vittorie consecutive. L’ultima sconfitta è datata 16 ottobre contro Roseto. I campani cercano quindi l’ottava meraviglia tra le mura amiche del PalaMaggiò, che evoca alla storia cestistica coratina dolci ricordi e che si spera si rinnovino domani. Il roster campano può contare su giocatori importanti come il top scorer Sperduto, classe 2000 e Lucas Jordan. Esperienza e qualità vengono inoltre garantiti dagli eterni Drigo, ex Bisceglie, Sergio e Mei, rispettivamente 36 e 37 anni ma ancora importanti dentro e fuori dal campo.
Grande ex della gara sarà Antonio Cioppa, playmaker che ha militato a Corato per 2 stagioni tra il 2019 e il 2021 collezionando 39 presenze a cavallo di serie B e serie C Gold.
Un gruppo coeso e temibile quello dei locali, che venderà cara la pelle ed ha dimostrato di saper soffrire sino alla fine, vincendo due gare di un solo punto. Ci sarà quindi da battagliare e da crederci contro una squadra forte ed in fiducia ma l’Adriatica Industriale Corato ha già dimostrato di essere brava a dire la sua in situazioni simili come dimostrano le prove a Salerno, Teramo e Roma.
Arbitreranno la gara i signori Palazzo di Campobasso ed Esposito di San Benedetto del Tronto (AP)