Nella giornata di oggi, 4 novembre 2022, il Comune di Corato celebrerà il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate secondo il seguente programma:
Ore 8:45
Raduno partecipanti presso il chiostro del Palazzo di Città
Ore 9:00
Deposizione corona di alloro al Milite Ignoto
Di seguito il messaggio del Sindaco per l’occasione:
“Il 4 Novembre 1918, con l’entrata in vigore dell’Armistizio di Villa Giusti, terminava la Prima guerra mondiale e con l’annessione all’Italia dei territori di Trento e Trieste, si compiva il processo di unificazione nazionale, iniziato con il Risorgimento.
L’Italia aveva pagato a caro prezzo la partecipazione alla guerra: 650 mila soldati morti, 450 mila mutilati e una devastante crisi economica, destinata a minare irreversibilmente le Istituzioni liberaldemocratiche.
La Grande Guerra aveva, suo malgrado, cambiato il volto del Paese. Sud e Nord dell’Italia si erano riconosciuti come parte di una stessa Nazione, sia pure, dentro l’orrore delle trincee, segnate dalla quotidiana esperienza della desolazione e della morte.
La Grande Guerra aveva, suo malgrado, cambiato il volto del Paese. Sud e Nord dell’Italia si erano riconosciuti come parte di una stessa Nazione, sia pure, dentro l’orrore delle trincee, segnate dalla quotidiana esperienza della desolazione e della morte.
Le Forze Armate divennero il luogo in cui l’Unità Nazionale si sostanziava di contenuti drammatici e identitari forti: i giovani, arruolati, che morivano per l’Italia.
Il Consiglio Comunale di Corato, riconoscente, con Delibera n. 80 del 28 dicembre scorso, ha conferito la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, le cui spoglie, custodite, a Roma, nel Sacello dell’Altare della Patria, diventano i resti universali di ogni vita umana spezzata dalla follia della guerra.
Il Consiglio Comunale di Corato, riconoscente, con Delibera n. 80 del 28 dicembre scorso, ha conferito la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, le cui spoglie, custodite, a Roma, nel Sacello dell’Altare della Patria, diventano i resti universali di ogni vita umana spezzata dalla follia della guerra.
Forte sia, dunque, la consapevolezza di appartenere a una Comunità nazionale, unitaria, nata dal contributo e dal sacrificio di ogni regione e di ogni città, a cui è giusto e doveroso garantire uguali diritti e stesse opportunità.
Purtroppo, da tempo, è forte il rischio che le spinte autonomiste delle regioni più ricche, attraverso un sistema di riforme, possano rompere la solidarietà nazionale minando il senso stesso del nostro Paese, per cui, invece, tanti giovani, loro malgrado, persero, nel secolo scorso, troppo presto la vita.”