Home Politica Corrado e i magnific* sette

Corrado e i magnific* sette

0

La maggioranza che sostiene il Sindaco, composta da 15 Consiglieri, si è articolata – in conseguenza del voto popolare – in un gruppo di persone rappresentative di un insieme molto ristretto di categorie professionali: abbiamo i dipendenti (pubblici o privati) e i professionisti (architetti, avvocati, ingegneri…). Non sono presenti nella maggioranza che sostiene il Sindaco artigiani, imprenditori, commercianti, ristoratori, albergatori… determinando così uno scollamento netto tra amministrazione e categorie produttive, scollamento del quale è agevole scorgere le conseguenze.
Fin qui “Deus vult”, così è stato deciso dall’elettorato, lasciando in ogni caso al Sindaco la “genitorialità” (il termine “paternità” come è noto è caduto in disuso) della nomina della Giunta. A tal proposito il Sindaco è stato chiaro in campagna elettorale: la nomina degli Assessori è una prerogativa del Sindaco e sarà una Giunta di “alto profilo”, facendo intendere chiaramente che le Giunte precedenti non erano all’altezza ovvero erano di profilo basso.
Il Sindaco, quindi, in scienza e coscienza ha individuato gli Assessori ed ha conferito loro le deleghe, tenendo in relativo conto le indicazioni dei Partiti al punto da mantenere in Giusta un Assessore sfiduciato dallo stesso Partito di provenienza. Nel “capare dal mazzo” gli Assessori però il Sindaco, forse inavvertitamente, ha riprodotto la stessa geografia del Consiglio: in Giunta infatti sono presenti unicamente dipendenti (pubblici o privati) e liberi professionisti (architetti, avvocati…), lasciando nuovamente fuori i rappresentanti delle categorie produttive. A questo punto possiamo senza dubbio affermare che nel “Corrado pensiero” non trovano spazio ovvero sono considerati “figli di un dio minore” temi quali l’impresa, il lavoro, l’economia, l’amministrazione… temi tutti riassunti e compendiati in una parola luminosa che oscura il resto: i diritti civili.
Così Corrado – ponendo attenzione a tutti e tutte, riaffermando i diritti incoercibili di tutte le minoranze tranne che della minoranza consiliare, appendendo una bandiera densa di significato ad ogni finestra del Palazzo di Città – ha varato e rimaneggiato la sua Giunta di “alto profilo”, dicendo ai cittadini e a tutti i Partiti: “Così è se vi piace”.
A noi piace, tanto più che nella sezione Trasparenza del labirintico sito del Comune di Corato http://trasparenza.comune.corato.ba.it/ abbiamo (o dovremmo avere) evidenza della documentazione – curriculum vitae e dichiarazione dei redditi – riferita ad ogni Assessore. Dico dovremmo in quanto, pur nella necessità di rispondere a precisi obblighi di legge, la documentazione disponibile ad oggi non sembra ancora completa.
Andiamo con ordine. Sono presenti i curriculum vitae di tutti gli Assessori, curriculum incentrati, in taluni casi ma non sempre, sulle esperienze scolastiche, formative ed universitarie, riservando una minore evidenza agli incarichi professionali assunti e portati a termine, ai committenti pubblici e privati, alle abilità e competenze specifiche. La lettura dei curriculum, che – lo ripetiamo – per gli obblighi imposti dalla normativa sulla trasparenza il Comune è tenuto a pubblicare, fa sorgere qualche dubbio: siamo in presenza di un gruppo di persone con un elevato percorso formativo e scolastico e questo può collimare con l’idea di Giunta di “alto profilo”, ma si tratta di archistar e principi del foro, di validi professionisti, di giovani di belle speranze o di “miracolati” che solo grazie allo stipendiuccio di Assessore sono riusciti a sbarcare il lunario?
Per sciogliere questo nodo e per dare ai cittadini la possibilità di verificare il reddito effettivo dei loro rappresentanti – sia al momento dell’elezione che al termine del mandato – il legislatore ha imposto la pubblicazione della dichiarazione dei redditi per i titolari di incarichi politici. Qui – lo dobbiamo ammettere – ci siamo persi. Per alcuni la situazione è chiara. Di altri Assessori non riusciamo ad individuare la dichiarazione dei redditi in aperta violazione – così ci sembra – della disposizione di cui all’art. 3 del Regolamento Comunale per la trasparenza della situazione patrimoniale dei titolari degli incarichi politici che prevede addirittura “la pubblicazione dei documenti ed informazioni riferiti alla situazione reddituale e patrimoniale del titolare dell’incarico nonché del coniuge non separato e dei parenti entro il secondo grado dello stesso titolare, se consenzienti”. Benedetta trasparenza! Rispetto ad altri Assessori ancora ammettiamo di essere sconcertati e di non riuscire a porre in relazione i ponderosi titoli con i redditi dichiarati che appaiono incredibilmente bassi e molto al di sotto della soglia della povertà. Si tratta forse di un nostro limite nella interpretazione di dati e documenti? Rimaniamo nel dubbio.
La domanda in romanesco a questo punto credo sia legittima: “Alto profilo de che?”. Nella speranza che le lacune vengano colmate in qualche modo, non tanto per rispondere ai nostri dubbi ma in ossequio a leggi e regolamenti, consideriamo come ancora una volta la demonizzazione del passato promossa dal Sindaco De Benedittis ci abbia precipitati in un presente ancora più incerto, nebuloso e per nulla trasparente, alimentando ulteriori interrogativi a cui nessuno sembra voler o poter rispondere.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.