Sei anni fa lo scontro dei treni sulla tratta Corato Andria.
“Col passare degli anni il 12 luglio sta cambiando nella sua sostanza.
Da giornata della commemorazione è diventata la giornata dell’ipocrisia ed è prossima a diventare giornata della vergogna“, scrive in una nota Nico Longo, presidente dell’associazione politica Articolo 49 e continua:
“Ipocrita chi oggi, tronfio, commemora, ma nei restanti giorni dell’anno nulla ha fatto e nulla farà per arginare gli abusi di chi oltre ad avere sulla coscienza la strage, continua a causare quotidiani disservizi per le nostre comunità.
Ipocrita chi in pochi minuti di concentrato dolore istituzionale si scrolla di dosso gli inchini quotidiani verso le inaccettabili vessazioni, ritardi e improbabili giustificazioni raccontate dalla società concessionaria.
Vergogna per la politica degli interessi, che tutela i più forti a discapito dei cittadini.
Vergogna per chi ha partecipato con inettitudine ed ipocrisia a strumentalizzare e soffocare il dolore buttandolo nel dimenticatoio di un paese in cui morale, dignità e giustizia non esistono più.
Perché in un Paese con la P maiuscola, a sei anni dalla strage, sarebbe già impensabile continuare a far lavorare lo stesso gestore, figuriamoci affidargli la costruzione della nuova infrastruttura, che tanto per non dimenticare, sempre lo stesso gestore avrebbe dovuto completare e consegnare un anno prima della strage.
Chapeau!”