C. S.
Il Ministero della Cultura, insieme all’Associazione italiana per la Promozione della Festa della Musica, anche quest’anno promuove e patrocina la “Festa della Musica”, che si terrà martedì 21 Giugno 2022, alle 19.30 nella chiesa di Santa Maria Greca.
L’edizione di quest’anno, con il tema “Recovery Sound & Green Music Economy”, si pone l’obiettivo di indicare nel rispetto per l’ambiente un nuovo criterio per rinnovare e rimodulare la ripartenza del settore musicale.
La giornata del 21 Giugno sarà dedicata alla celebrazione del ritorno alla fruizione musicale “dal vivo”, dopo il lungo silenzio imposto dalle misure per contenere la diffusione del COVID-19, invitando tutti gli operatori del settore a scommettere nell’ “utopìa” di un sistema produttivo musicale meno impattante per l’ambiente e più attento al risparmio energetico, puntando sull’impiego di energie rinnovabili e riducendo al minimo il ricorso a quei dispositivi elettronici ormai entrati sistematicamente nella prassi della musica contemporanea, sempre più elettrica ed elettrificata.
La sede Archeoclub d’Italia “Padre Emilio d’Angelo” di Corato ha raccolto questa sfida, progettando “il richiamo della natura, tra sacro e profano”, un concerto a risparmio energetico in cui le voci di un tenore, quella del M° Vito Cannillo, curatore del progetto musicale, e del mezzosoprano Porzia Volpe, non amplificate elettronicamente, eseguiranno una selezione di musiche vocali del periodo rinascimentale e barocco i cui testi poetici raccontano del rapporto polisèmico tra l’uomo e l’ambiente naturale che lo circonda. Per l’accompagnamento strumentale del canto si è pensato di adoperare l’antico organo a canne F.lli Mentasti (1885) della Chiesa di Santa Maria Greca, che in quanto strumento aerofono a serbatoio d’aria sfrutta l’energia prodotta da una massa d’aria in movimento, che è lo stesso principio su cui si basa l’energia eolica, una delle energie pulite e rinnovabili: sarà l’altamurana Illary Castoro, organista concertista di chiara fama, a farne apprezzare le sonorità.
Non mancherà un deferente omaggio al luogo di culto che ospita il concerto ed alla sua comunità parrocchiale che in quel giorno celebra la festività liturgica di San Luigi Gonzaga, santo di cui porta il nome la mistica Luisa Piccarreta, serva di Dio, le cui spoglie mortali riposano proprio all’interno del Santuario: ad essa sarà dedicata l’apertura del concerto con due brani sacri ispirati al simbolismo spirituale dei “fiori” intercalati da passi a tema tratti dal diario manoscritto della stessa serva di Dio, intitolato “il richiamo della creatura nell’ordine, al suo posto e nello scopo per cui fu creata da Dio”; tale momento è stato pensato e strutturato in collaborazione con l’associazione “Luisa Piccarreta – piccoli figli della divina volontà”.