Condividere, comunicare, informare sono ottimi presupposti per rendere trasparente l’operato di un’amministrazione nei confronti dei propri concittadini – scrive in una nota l’associazione politica Articolo 49 che continua – tuttavia, pare che la nostra amministrazione abbia operato una selezione degli argomenti su cui essere trasparente, prediligendo di gran lunga le straordinarie attività di manutenzione ordinaria, come il taglio erba e la sagomatura della siepe sull’estramurale.
In subordine pare amino applicare la trasparenza ad attività marginali o di vita privata, quali comparsate a questa o a quella inaugurazione piuttosto che indicazioni sul reperimento delle zeppole migliori in città.
Ci sono però argomenti sui quali la trasparenza dell’amministrazione non appare poi così trasparente!
Ci piacerebbe che la stessa intensità e abnegazione nel produrre un video notturno mentre si sagoma rumorosamente la siepe fosse applicata per spiegare ad esempio come mai questa amministrazione utilizzi con grande facilità lo strumento dell’affidamento diretto, come mai, contrariamente alla sbandierata volontà di rilanciare le aziende coratine, gli affidamenti finiscano in favore di aziende dei comuni viciniori, con Andria in pole position.
Sarebbe bello sapere come mai dopo un anno e mezzo ai coratini non sia dato sapere cosa ne sarà dell’Asipu, azienda che ricordiamo non ha dipendenti, ma che continua ad essere affidataria di numerosi servizi tra i quali, non ultimo, anche l’ormai noto montaggio e smontaggio dei pannelli elettorali fino a ieri affidati ad una società di Caltanissetta.
Sarebbe bello sapere come mai nel mese di maggio non sia stato fatto alcun trattamento per le zanzare che ormai hanno invaso il centro abitato e le zone residenziali, oppure se e quando si provvederà ad irrorare e innaffiare gli alberi del corso e dell’estramurale visibilmente sofferenti.
Sarebbe addirittura straordinario poter fruire delle trascrizioni delle commissioni consiliari, così come avviene in altri comuni, in modo da poter conoscere i lavori dei nostri eletti.
La comunicazione dei soli argomenti graditi, più che trasparenza, evoca il cinegiornale dell’istituto Luce.