La sfida della legalità
A trent’anni dall’attentato di Capaci, il giorno 23 maggio 2022, la città ricorderà il Giudice Falcone.
Programma:
Ore 17:00 Posizionamento corona di fiori in via Giovanni Falcone e Francesca Morvillo
Ore 17:30 Momento di riflessione nel chiostro di Palazzo di Città
Ore 17:57 Momento di silenzio
Ore 18:00 Svelamento stendardo dedicato ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
L’iniziativa è organizzata con il patrocinio dell’Associazione Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione.
La cittadinanza è invitata.
Di seguito, il messaggio del Sindaco per l’occasione:
“A trent’anni dell’uccisione del giudice Giovanni Falcone, s’impone la necessità di aprire una riflessione sul rapporto tra legalità, società e Istituzioni nel nostro Paese e nella nostra Città.
L’attentato di Capaci segnò un punto di non ritorno sul piano del dibattito pubblico.
Nessuno potè continuare a negare, come si era fatto per decenni, che il fenomeno mafioso era un problema nazionale, che richiedeva una presa di coscienza collettiva e una reazione generale del Paese.
Fu Giovanni Falcone a parlare di mafia, come di una questione nazionale e internazionale, da affrontare su molteplici piani.
La sua morte, insieme a quella della moglie Francesca Morvillo magistrato e degli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinari, scosse profondamente la Nazione, che seppe reagire.
Nel nome di Giovanni Falcone si delineò, soprattutto, un nuovo protagonismo del mondo giovanile, che si mobilitò intuendo che la lotta alle mafie e alla corruzione era ormai divenuta una questione di sopravvivenza generazionale e democratica.
In questi trent’anni, importanti sono state le novità normative introdotte nella legislazione.
Grande è stato il lavoro svolto dalla Scuola Italiana.
Di spessore, è stata l’opera delle Chiese di ogni confessione.
Oggi, però, è forte il rischio di una regressione sociale e culturale e di un nuovo avanzamento del crimine organizzato, a fronte della crisi economica e di un generale calo dell’attenzione mediatica.
Il Comune di Corato,per specifica volontà di questa Amministrazione, ha aderito, da alcuni mesi,all’associazione nazionale “Avviso Pubblico- Enti locali e Regioni contro le mafie e la corruzione”.
Il fine è quello di fare rete per promuovere buone pratiche amministrative,arginare fenomeni corruttivi e togliere spazi a derive criminali.
Siamo una città vivace, che, per fortuna, si rivolge alle Istituzioni, per chiedere risposte, in termini di qualità e diritti.
Giovani Falcone, a tal proposito, ci ha insegnato che la sfida quotidiana è fare dello Stato legale il modello vincente.”