Home Politica Una maggioranza che scricchiola. La Santa Alleanza e la Triplice Intesa

Una maggioranza che scricchiola. La Santa Alleanza e la Triplice Intesa

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I tre consiglieri comunali di maggioranza che sono transitati nel gruppo misto (Mascoli, Palmieri e Sciscioli) fanno oramai parte per se stessi, lanciando messaggi al Sindaco e agli altri Partiti nei quali richiedono chiaramente un “coinvolgimento nell’azione amministrativa”, locuzione che apertis verbis indica solitamente l’esigenza di poter avere voce in capitolo assicurando la più ampia e incondizionata lealtà alla coalizione. I tre, legati da un’intesa e con l’incombente presenza di un quarto consigliere (Mastrodonato) che da destra è passato a sinistra rimanendo fedele alle sue idee e al suo elettorato, possono rappresentare l’ago della bilancia della politica locale ed ambire ad essere il punto di svolta per questa Amministrazione sempre più a corto di ossigeno (e di voti in Consiglio).

Il Sindaco, che oltre alla Filosofia ha studiato anche la Storia, è corso prontamente ai ripari e con una mossa degna del miglior Metternich ha avviato un giro di consultazioni, inviando missive e segnali alle altre forze politiche. Corrado De Benedittis, infatti, resosi conto che la sua gioiosa macchina da guerra ha perso colpi e pezzi, sta probabilmente cercando di togliersi dall’imbarazzo, dimostrando a tutti di avere ancora molte frecce per il suo arco.
Ci viene riferito da persone ben informate di un incontro tenutosi ieri (martedì 15 marzo) tra il Sindaco e i rappresentanti del movimento politico “Nuova Umanità”, assente Vito Bovino. Si è trattato – secondo quanto ci viene detto – di un incontro interlocutorio in cui si sono sussurrate frasi ellittiche e a fior di labbra, ma nel quale, tenendosi sulle generali, pare che il Sindaco abbia provato a sondare il terreno per creare una nuova sponda per giungere nel futuro – se ne esisteranno le condizioni – ad una vera e propria alleanza.
I lettori ricorderanno che il candidato Sindaco Vito Bovino e il suo movimento sostennero apertamente e lealmente Corrado De Benedittis nel ballottaggio che lo vide prevalere su Gino Perrone ricevendo in cambio il benservito. Vito Bovino allora fu il “vitello grasso” sacrificato dal Sindaco sull’altare della purezza e della integrità della sua coalizione. Può essere ora lo stesso Vito Bovino il “vitello d’oro” forgiato per significare una nuova e santa alleanza? Pur sapendo che la politica è un mare sempre agitato, abbiamo i nostri dubbi che Vito Bovino abbocchi o si faccia mettere l’anello al naso, accettando di entrare in una coalizione sempre più pencolante.
Di più, proprio ieri il PD, uscito da un lungo letargo, ha deciso di dar fuoco alle polveri chiedendo di discutere in maniera “improcrastinabile” del dossier ASIPU, l’azienda del Comune di Corato che un tempo si occupava della gestione del servizio di igiene urbana e che oggi si occupa nessuno sa di cosa. Che significa “improcrastinabile” e – soprattutto – che succede se il termine viene procrastinato? Il comunicato del PD è la premessa di un ultimatum? Non è dato saperlo ma è palpabile l’attenzione di qualcuno verso le proprie terga che potrebbero essere attinte da atti giudiziari non così remoti.
Insomma, si tesse una tela complessa in cui il disegno non è ancora chiaro, ma da quel che in controluce è dato vedere si tratta di una partita a scacchi in cui nessuno ha ancora ben compreso se è re o regina, alfiere o cavallo, bianco o nero mentre le quattro torri di Corato ancora aspettano.

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