Il Sindaco De Benedittis, a differenza dei suoi predecessori che sono stati oggetto di attacchi fin dal giorno dell’insediamento, ha goduto di una “tregua politica” durata 12 mesi e oltre. In questo lasso di tempo i suoi comportamenti sono stati valutati, pesati ed analizzati, giungendo all’individuazione di alcuni nuclei invarianti e definendo quindi un vero e proprio carattere.
Chi ha avuto la ventura e la sopportazione di leggere i miei precedenti contributi, ha notato come – alleggerendo per quanto possibile la parte didascalica – si sia giunti alla elaborazione di un pratico schema di lettura dei comportamenti del primo cittadino: affabilità, potere dei selfie, potere del verbo, lente deformante sono gli invarianti la cui combinazione si sviluppa in ogni singola vicenda in cui il Sindaco e l’Amministrazione sono coinvolti, restituendo la cifra di un modo di agire e aiutando a prevedere le azioni successive.
Come caso di scuola applichiamo lo schema alla complessa vicenda SIxT SpA, la partecipata del Comune di Corato che cura la riscossione dei tributi.
Nella lunga campagna elettorale del 2020 e nei primi mesi di governo alcuni pontieri si affannano nel dimostrare al Sindaco che – al di là degli amministratori e del socio privato pro tempore – la SIxT SpA è un asset strategico del Comune di Corato che va necessariamente tutelato e sostenuto. Corrado accoglie con benevolenza gli interlocutori, presta grande attenzione ai loro discorsi e dice chiaramente che valuterà il tutto con grande attenzione senza alcun condizionamento.
Nel frattempo, non si sa bene mossa da chi, entra in azione la lente deformante: “Il Comune corrisponde un aggio al Socio privato: sarebbe più utile internalizzare tutti i servizi e risparmiare”. A queste prime considerazioni di natura tecnica seguono poi altre valutazioni di natura politica o, meglio, “politichese” in relazione a presunte appartenenze di Tizio o di Caio. Queste affermazioni, una sorta di chiacchiericcio detto a mezzo bocca che sottoscorre rispetto alle grandi affermazioni e alle aperture pubbliche, tocca il suo zenit quando alcuni tecnici del Comune muovono una serie di osservazioni rispetto ai controlli sulle partecipate attuati dal Comune stesso negli anni passati. “Ci sono 20 milioni, 15 milioni, 13 milioni… non si sa bene quanti – ma tanti soldi comunque – che rappresentano una massa di crediti deteriorati”.
La questione posta in chiave tecnica è come cacio sui maccheroni per i mestatori: “I 20 milioni, i 15 milioni, i 13 milioni di crediti deteriorati – non si sa bene quanti – sono nel bilancio SIxT”. L’affermazione messa in bocca ai segretari politici viene subito bloccata: il bilancio della SIxT è pubblico, è in utile e non ha al suo interno i crediti di cui si parla. La vulgata allora cambia: “I 20 milioni, i 15 milioni, i 13 milioni di crediti deteriorati – non si sa bene quanti – sono nel bilancio del Comune ma derivano dal fatto che la SIxT e per essa il socio privato non ha fatto quanto dovuto”. L’affermazione – contraria al vero – non è mai stata pronunciata (figuriamoci dimostrata) in Consiglio Comunale né in alcun atto da parte dei tecnici comunali: in ogni caso fa gioco ad alcuni ed attesta la necessità storica di dare quel famoso “giro di vite” e di fare pulizia di chi ha collaborato con la precedente Amministrazione.
Nel frattempo, dopo una complessa vicenda giudiziaria, SOGET SpA, l’attuale socio privato della SIxT SpA, subentra ad Andreani Tributi srl – il socio uscente – in quello che sembra il coronamento di un percorso di rinnovamento cui si aggiunge la nomina di un Amministratore Unico in luogo del vecchio Consiglio di Amministrazione. Qui entrano in gioco gli altri “superpoteri” del Sindaco, innanzitutto l’immancabile foto ricordo con la nuova compagine sociale pubblicata su tutti i giornali (potere dei selfie) e uno stringato comunicato stampa in cui il Sindaco stesso annuncia che intende “rilanciare” l’azienda (potere del verbo). Fatto questo, fatto tutto: l’Amministrazione ha visto, è intervenuta e ha chiuso la questione – il Sindaco ha benedetto.
In disparte potremmo osservare che lo stringato comunicato stampa non riportava una parola di ringraziamento verso il vecchio Consiglio di Amministrazione e il socio uscente, il che per un Sindaco notoriamente molto cerimonioso è tutto dire: il disegno che sembra venire da lontano trova una sua consistenza e quello che doveva essere un normale avvicendamento somiglia molto ad una cacciata.
Tolti di mezzo i pesi del passato e preparato il radioso avvenire, per il Sindaco e l’Amministrazione comincia una via crucis fitta di misteri dolorosi: ogni giorno una caduta, la prima, la seconda la terza ispezione, la rescissione del contratto, altre giravolte… nella SIxT SpA sembra non sia rimasta pietra su pietra e ciò che per il contribuente era l’ordinario – recarsi allo sportello, pagare e ricevere un’attestazione di pagamento – diventa un’operazione impossibile.
In tutta questa vicenda, della quale intravediamo solo l’inizio, i caratteri si sono dispiegati per intero e il risultato finale è ormai quello ricorrente: questa Amministrazione, efficientissima nell’appendere striscioni ad ogni finestra del Palazzo di Città per sostenere questa o quella nobile causa, non è in grado di far funzionare quei servizi elementari che prima si reggevano senza sforzo apparente. L’esito della via crucis può essere facilmente intuito da tutti anche se – a tutta prima – questa volta sulla croce potrebbe finire Barabba.