È una domanda che alcuni prof entrando in classe pongono ai loro alunni. Oppure: “La tua famiglia è vaccinata?”, “Che ne pensi del vaccino?”
Una serie di richieste di informazioni sanitarie che violano la privacy dei nostri figli e di noi genitori.
Sono continue le segnalazioni che ci arrivano da tutta Italia, Corato e Puglia comprese.Questa indebita ingerenza di alcuni professori e dirigenti scolastici crea il rischio di gravi discriminazioni tra alunni e famiglie. Si tratta di una invasione illecita su cui ci siamo già mobilitati. I dati sensibili sono materia di educazione civica. I docenti insegnino piuttosto ai ragazzi cosa è la tutela dei loro dati personali.
Chiediamo al Garante per la Privacy di intervenire e richiamare le istituzioni scolastiche, al rispetto della riservatezza sui dati personali; i dirigenti scolastici al richiamo dei docenti. Invitiamo tutti ad aver cura dei nostri giovani; a non aggiungere pesi inutili sulle loro spalle, più di quanto non abbia già fatto la pandemia, a tutti i livelli del loro vivere sociale”.