Home Scuola I Diritti Umani in scena nell’ “Agorà” del Liceo “A. Oriani”

I Diritti Umani in scena nell’ “Agorà” del Liceo “A. Oriani”

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di Giorgia De Luca

“Diritti Umani: 70 anni di storia…ma l’impegno continua”: questo il titolo della Mostra inaugurata sabato 4 maggio presso l’Agorà “Felice Tarantini” del Liceo “A. Oriani”.

Impegno, dunque, la parola chiave che ha accompagnato il percorso degli alunni, un impegno incentrato non solo sulla riflessione, ma anche volto a portare nella vita di ognuno di noi il rispetto e la difesa dei diritti fondamentali dell’uomo.

La cerimonia d’inaugurazione della Mostra è il coronamento finale di due importanti progetti in sinergia tra loro: il progetto educativo “Diritti Umani: una legge nel cuore dell’uomo”, promosso da “Vivere In,” che ha coinvolto le classi IV A, IV B, IV C, IV D del Liceo “A. Oriani” e I F, I H, II E, II G dell’IPC “L. Tandoi” e il progetto di Alternanza Scuola Lavoro “Organizzazione, gestione e promozione di eventi culturali” che ha visto impegnati gli alunni della II A del Liceo.

Ad introdurre l’evento, l’intervento della Dirigente Scolastica, prof.ssa Angela Adduci, la quale ha sottolineato l’apertura dell’IISS “Oriani-Tandoi” alle numerose sollecitazioni culturali del territorio, come attestato dal progetto PTOF in questione, coordinato dalle docenti Annamaria Micello per il Liceo e Filomena Rosito per l’IPC, affiancate dalla prof.ssa Lucia De Savino, rimarcando l’importanza dell’Alternanza Scuola-Lavoro per i giovani a livello formativo e culturale.

In seguito, la parola è passata alla Responsabile diocesana del Movimento “Vivere In”, ins. Pina Masciavè, che con grande sensibilità ha riconosciuto lo zelo e la dedizione degli alunni coinvolti e dei referenti di “Vivere In”, la prof.ssa Concetta Strippoli, tutor aziendale dell’alternanza, la prof.ssa Marilena De Benedittis, curatrice del progetto grafico della Mostra e il dott. Domenico Paganelli, responsabile della comunicazione, che con passione e creatività hanno guidato i ragazzi durante il percorso educativo sui Diritti Umani.

Lungo il loro itinerario formativo, infatti, gli studenti coinvolti hanno, in primis, svolto un’attività di ricerca sui trenta articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.

In seguito, hanno tradotto in testi e in immagini gli esiti della ricerca e delle riflessioni personali. Tale iter si è concretizzato nella realizzazione di “scrapbooking”, “banner”, cartelloni e presentazioni multimediali.

Coinvolgenti anche gli studenti, i quali attraverso la proiezione di presentazioni multimediali, interventi  e letture hanno  voluto sensibilizzare il pubblico presente su tematiche come la diversità, la schiavitù e l’humanitas. «Diversità: parola chiave di tutte le culture, a cominciare dal mondo classico» dicono i ragazzi «numerose furono le declinazioni del diverso nella storia antica: diverso era, in primis, lo straniero, sia nel mondo greco che in quello romano, diverso era per i Romani il cristiano, diversa era la donna.»

A conclusione della serata, il prezioso contributo della prof.ssa Palma Camastra, già docente di Lingua e Letteratura Latina presso l’Università degli Studi di Bari. «Il palmo delle mani simboleggia apertura, spirito di unione, sostegno; non rappresenta la rabbia e la forza negativa che trasmette un pugno chiuso», osserva la docente, commentando l’immagine scelta dagli alunni della II A per il manifesto della Mostra.

Grande l’emozione finale scaturita dalle note della canzone di John Lennon, “Imagine”, intonata dagli alunni, uniti in un simbolico abbraccio.

 

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