All’indomani del consiglio comunale con il quale si è approvato il DUP ed il bilancio di previsione, la Nuova Umanità esprime quanto segue:
Perché il nostro legislatore ha previsto documenti diversi, con funzioni diverse, con propri “calendari” che dettano un passo cronologico allo svolgimento dell’azione politica di programmazione?
Normalmente la giunta presenta al consiglio comunale il DUP, la cui approvazione deve avvenire entro il 31 luglio, poi assestato entro il 15 novembre. Il bilancio dovrà essere approvato entro il 31 dicembre.
Evidentemente il legislatore aveva a cuore la discussione politica e polifonica delle sorti della città.
“Appiattendo” le fasi procedimentali, al netto di possibili vizi di legittimità, si priva e si impoverisce la città della linfa dialettica e polifonica della politica, fatta di minoranza e maggioranza.
C’è poco da esultare per una maggioranza così detta “bulgara”, che compatta ha approvato il Suo BILANCIO.
Un bilancio nato sbilanciato, perché privato di un profondo e proficuo dialogo con le opposizioni, con le parti sociali, con la cittadinanza. Se, com’è stato affermato in sede di riapertura dei lavori, è ormai prassi consolidata negli enti locali, approvare congiuntamente DUP e BILANCIO di previsione, non c’è da esultare, perché due strumenti di democrazia partecipata, sono stati “appiattiti” e ridotti a mero adempimento burocratico.
Così facendo i luoghi e gli strumenti della democrazia diventano i luoghi di nuove monarchie, (non osiamo chiamarle dittature). Luoghi in cui, una maggioranza forte numericamente non accetta nemmeno possibili dubbi o riflessioni, fondate o infondate, della minoranza, etichettandole come ostacoli, ostruzionismo.
Con l’effetto sui social, di qualche cittadino che definisce “perdita di tempo” l’espressione più alta della democrazia che è la libertà di pensiero e di parola.
Se bastasse la sola maggioranza per governare, la minoranza a cosa mai servirà?
Questa volta non è stata “buona la prima”. Anche se il bilancio è passato, la città ne è uscita impoverita.
Speriamo che in futuro si possa fare meglio.