L’Ente Parco: «Il Parco si è attivato su più fronti per contrastare gli incivili che deturpano il territorio e restituire bellezza al patrimonio naturalistico, geologico e archeologico»
«Grazie all’11° Reggimento Genio Guastatori della Brigata “Pinerolo” oggi abbiamo liberato una cava di bauxite dalla carcassa di un camion rubato e abbandonato da un anno, in località Acquatetta e a poche decine di metri dall’importante inghiottitoio di Cavone. Il Parco non è una discarica a cielo aperto e non funge da parcheggio per auto rubate, ma uno scrigno di biodiversità da custodire e valorizzare. L’Ente Parco si è attivato su più fronti per contrastare gli incivili che deturpano il territorio e restituire bellezza al patrimonio naturalistico, geologico e archeologico. Nel Piano operativo 2021 dei Carabinieri Forestali Parco è previsto un aumento dei controlli anche tramite fototrappole, un’azione fondamentale che verrà rafforzata dal supporto di associazioni, enti, liberi cittadini e dall’esercito, che ci affiancheranno nelle giornate di pulizia in programma nelle prossime settimane, emergenza sanitaria permettendo.»
Così il presidente del Parco Francesco Tarantini sull’importante attività di rimozione di un veicolo Fiat Iveco, svolta questa mattina dall’11° Reggimento Genio Guastatori della Brigata “Pinerolo”. La carcassa si trovava in una delle Cave di Bauxite a Spinazzola, in una zona impervia e difficilmente raggiungibile.
L’area del Parco comprende tredici comuni (Altamura, Andria, Bitonto, Cassano delle Murge, Corato, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo, Spinazzola, Toritto) tra le province di Bari e BAT (Barletta-Andria-Trani).