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(1^parte) Passato, presente e futuro dello stadio comunale. Un excursus con l’ex sindaco Mazzilli

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Massimo Mazzilli, ex sindaco

L’ex Sindaco Massimo Mazzilli, spiega il recente passato

È da alcuni anni, che anche in ambito preelettorale, il capitolo strutture pubbliche e campo sportivo più dettagliatamente, abbia scalato molte posizioni tra le priorità dei cittadini coratini, ancorché ora che l’impianto di via Gravina, sia da tempo inutilizzabile per motivi amministrativi e sostanziali.

 

 

Stadio comunale datato 1928

Detto velocemente, che trattasi di opera nata nel 1928, con tribuna in cemento del 1967, quella in ferro dei tifosi locali del 1984 e degli ospiti dei primi anni 2000 e che il vero maquillage risale tra luglio 82′ e gennaio 84′, salvo risistemazione più recente degli spogliatoi, abbiamo interpellato i massimi esponenti politici dell’ultimo passato e del presente, iniziando dall’ex Sindaco Massimo Mazzilli, in carica dal 2014 ad ottobre 2018.

Sfatiamo un luogo comune: la credenza di aver dirottato inizialmente i fondi del campo alternativo verso il risarcimento per l’esproprio dell’Imbriani.
È l’occasione giusta per sfatarlo definitivamente. Un equivoco che deriva da regole astruse vigenti a quell’epoca, per poter avviare ed eseguire le gare d’appalto, anche a seguito della Riforma contabile del 2016.
Era un problema solo di priorità nell’impiego dei fondi, che non potevano accavallarsi, per effett dei famigerati “spazi finanziari” nel caso specifico con quelli per pagare gli espropri dell’Imbriani, dando priorità a questi ultimi senza alcun dirottamento o disimpegno di quei 700.000 euro del Mutuo contratto con l’istituto di Credito Sportivo.
Se si aggiungono le distorsioni create dal 2016, con il Nuovo Codice per Contratti e Appalti voluto da Cantone ed i ricorsi e controricorsi, i tempi si sono moltiplicati. Preciso tutto ciò senza alcuna polemica di natura politica, ma solo per affermare una volta di più la verità e sostanza dei fatti. Una cosa è certa: quei soldi erano vincolati solo per questa opera e per la stessa devono essere spesi, senza poter fare diversamente.

Campo alternativo

Ed allora questo progetto cosa interessa e quanti sono questi soldi?
Riguarda il rifacimento completo del campo alternativo e dello spogliatoio adiacente la vecchia tribuna, per porre rimedio ad una struttura insicura, specie in adiacenza del muro di cinta e soddisfare le accresciute esigenze dello sport giovanile, del calcio e rugby in primis. E per l’occasione fu acceso un mutuo con il Credito Sportivo, con ammortamento ventennale, per circa 700.000 euro.

Muraglia in ristrutturazione 

È lunico progetto in essere, ma c’è dell’altro.
All’idea progettuale del campo alternativo, si univa la volontà di coniugare il progetto candidato alla Città Metropolitana per la rigenerazione delle Periferie: la mia Amministrazione candidò ben 3 progetti per circa 1,5 milioni di euro. Quei progetti furono finanziati (uno in corso è per la riqualificazione delle aree esterne della Palazzina Uffici comunali in via Gravina), mentre con circa 1 milione di euro si realizzerà la nuova strada di collegamento tra via Prenestina e via Gravina, si provvederà alla ricostruzione della muraglia lungo quel lato del campo, ma anche alla pubblica illuminazione, ai parcheggi, alla rotonda, al piazzale antistante (ex abitazione custode) per adibirlo alla stazione pullman extra-regionali.

Illuminazione

Arriviamo a luglio 2018 e …..
Conoscendo le esigenze del Corato calcio, nonché dei propri tifosi, ma anche del movimento sportivo coratino nel suo complesso (si pensi all’atletica leggera e al rugby) con l’allora assessore ai lavori pubblici Salvatore Mattia, impostammo un progetto complessivo per lo Stadio, da candidare al Credito Sportivo per circa 2,5 milioni di euro, che avrebbe compreso: rifacimento
spogliatoi, sistemazione della vecchia tribuna, rimozione e rifacimento della tribuna ospiti, tribunetta curva nord (per intenderci entrata zona centrale), pista di atletica, illuminazione del campo principale e messa a norma di tutto quanto ruota (bagni, tornelli, etc.). Tengo a precisare che con quell’intervento si sarebbe “ristrutturato” anche il Palazzetto dello Sport, nell’attesa del PUG per l’individuazione di un’area adeguata per la costruzione del nuovo Palazzetto.

Ma poi giunse la crisi amministrativa e non se ne fece più nulla. Ma entrò in crisi anche il canale dell’agibilità…

Tribune obsolete

Alla base dell’ottenimento della agibilità, c’è la licenza per “Pubblici Spettacoli”, che scoprii non fosse mai stata concessa a quella struttura, come anche al Palazzetto dello Sport.
Nel tempo si sono resi obbligatori certi lavori, che abbiamo avviato.

Si spieghi meglio.
Le tribune erano senza agibilità, mai fatto un collaudo di staticità di tribune e bagni, non c’erano certificati antincendio, sempre necessari per la licenza di pubblici spettacoli.
Con l’effettuazione del collaudo statico e la messa in sicurezza del muretto posto alle spalle delle tribune e della recinzione, pur non avendo la Licenza di cui sopra, ero io che mi assumevo in prima persona la responsabilità, per lo svolgimento delle partite casalinghe del Corato Calcio firmando di settimana in settimana l’ordinanza che consentiva di poter giocare.
Finché ci sono stato io questa possibilità è stata reale, poi è diventata impraticabile a maggior ragione con l’avvento del Commissario Prefettizio, delegata alla ordinaria amministrazione.
Ed ora diventa obbligatorio programmare ed attuare tutte le opere necessarie per ottenere la licenza per pubblici spettacoli, i cui tempi si allungano per le norme sempre più vincolanti.
Questo è il punto del passato e a capo del presente e futuro che sarà affrontato tra 2 giorni dal vice-Sindaco dr. Beniamino Marcone e dall’assessore ai Lavori Pubblici, Arch. Domenico Sinisi

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